Orbea OIZ


Orbea OIZ Carbon (anno 2011)

In origine

Se guardiamo la foto nel contesto generale non si presenta male, ci sono delle componenti all'altezza del telaio (il pezzo forte) come le forcelle a steli rovesciati della Maverick (Americana) ed un impianto frenante idraulico della Hope con dischi flottanti, il resto delle componenti Sram quali: comandi, deragliatore e cambio sono validi, (se ne valuteranno le condizioni) non si può dire altrettanto per la guarnitura verniciata di nero con la bomboletta "inguardabile" e di certo non all'altezza di tutto il contesto. Ora smontiamo tutto e controllando minuziosamente ogni singolo componente.


Le condizioni

Queste sono le condizioni in cui si presenta, ah un consiglio quando trovate degli adesivi, scoprite perché sono stati applicati, la sfogliatura del trasparente in molti casi è dovuta ad una errata "pulizia" con prodotti troppo aggressivi, lasciandoli agire indisturbati nel tempo. Mentre in questa foto si può notare come la catena abbia rovinato parte del telaio e relativo movimento centrale. Fortunatamente nulla di irreparabile, ma sicuramente un lavoro impegnativo (anche per via dei costi) dal momento che lo si dovrà ripristinare completamente, prestando particolare attenzione e tutte le serigrafie (non più reperibili) e rispettando minuziosamente i canoni di originalità


La meccanica

Gli organi meccanici e i leveraggi del telaio devono essere controllati, alcune parti come l'ammortizzatore posteriore verrà revisionato, mentre le boccole ed i cuscinetti del carro andranno sostituiti (materiale ancora reperibile in Orbea) come anche la serie di sterzo,  se guarderete attentamente questa foto riguardante la cartuccia del movimento centrale, noterete quale colpo abbia ricevuto deformandosi.

Il ripristino

Si inizia a rimontare il tutto, su di un telaio completamente ricondizionato, (riverniciato e ripristinate tutte le decal originali). Come accennato in precedenza, alcune parti sono rimaste (perché ancora valide) mentre altre sostituite come la bellissima guarnitura della Race Face, logicamente la sostituzione di guaine (dorate) e cavi (neri) oltre a reggisella e manubrio in carbonio per rimanere in tema.

Gruppo Sram

  • Comandi

    Comandi Sram X9 3x9

  • Guarnitura

    Guarnitura Race Face Atlas AM, pedivella 170 con tripla corona 44t-32t-22t

  • Cambio

    Cambio X-0 a 9v con gabbia lunga in lega di alluminio. 

  • Deragliatore

    Deragliatore Sram X Gen per trasmissione 3 velocità.

Impianto frenante

Impianto frenante della Hope, sinonimo di qualità e prestazione, la particolarità di questo Kit sta nel fatto che sia le pinze freno, i pompanti e gli adattatori pinza sono tutti lavorati a CNC “controllo numerico computerizzato” ricavato dal pieno su di un blocco (alluminio T6) sfruttandone la particolare lavorazione in termini di leggerezza e robustezza, ospita dischi flottanti sull' anteriore da 183mm. ed al posteriore da 160mm.


La Forcella

La Maverick DUC32 è una forcella a steli rovesciati, nonostante la struttura robusta della doppia piastrala ad "H" interamente in alluminio, la rende sorprendentemente leggera pesando circa 1.650gr per un escursione  sugli steli rovesciati di ben 15cm. A protezione degli steli è dotata di due protezioni (facilmente removibili) in plastica, ha un attacco mozzo  dedicato da 32 fori su perno da 24x110 con sganci rapidi ed un con attacco disco a 6 viti.

Lo schema di lavoro della forcella è di tipo asimmetrico, nello stelo di destra si trova il sistema idraulico, mentre in quella di sinistra la camera d'aria con una molla, il quale compito è di attenuare il carico iniziale. Sul lato destro superiore si trova la regolazione per il controllo del rimbalzo, permettendo di azionare il blocco dinamico. In pratica in salita sarà possibile comprimere la forcella in modo da diminuirne l'escursione a beneficio della pedalata e dell'assetto della bici, in modo da lasciare comunque attiva la forcella sui grandi contraccolpi ma poco sensibile su di un movimento scomposto di una pedalata fuori sella.


Telaio

Il telaio in questione è interamente in carbonio un monoscocca completamente fatto a mano con il sistema autoclave, la colorazione trama di carbonio a vista con particolari ed adesivi in grigio argento. Il peso del telaio (compreso ammortizzatore posteriore) di 2,140 kg. il prezzo del solo telaio si aggirava sui 2.200 euro.


Particolarità

Forse risulta difficile da credere che il telaio è stato testato nella galleria del vento,sulla parte inferiore del tubo obliquo (per capirci dove c'è la scritta Orbea) ha una particolarità, una sorte di "pinna e/o ala" (brevettata) integrata sul monoscocca che funge da protezione al rotolamento. 

La particolarità del carro inferiore denominato UFO (U-Flexion di Orbea)  impiega una tecnologia applicata in Formula 1, sfruttando la proprietà flessibile del carbonio, lavorando in sinergia con l'ammortizzatore da 85mm ed eliminando così un'ulteriore punto di fulcro.


L' evoluzione

Oiz è il nome di una famosa vetta dei Paesi Baschi . Ma per i più è il nome che da anni identifica l'arma di Orbea nel mondo delle sospensioni integrali XC . Era il 2006 quando il marchio Mallabia decise di entrare nel mondo delle sospensioni posteriori focalizzate sul cross-country. Si trattava di una vera e propria dichiarazione d'intenti ciò che la Oiz avrebbe rappresentato per Orbea nel corso della sua storia, la vetrina per mostrare tutta la capacità tecnologica e di sviluppo del marchio.

Prima generazione nasce nel 2006

Seconda Generazione fino al 2012


Anni 90 MTB

Jokin Mujika

Membro all’inizio della sua carriera della squadra Orbea, nella quale si era formato come dilettante. Nel 1988 ottiene il trionfo nella Bicicleta Vasca, compresa la tappa che si conclude ad Arrate ogni anno, da quando diviene Vuelta al País Vasco. Disputa i grandi giri dall’ 1984 all’ 1989, sempre nelle squadre: Orbea, MG Orbea, Seat-Orbea e Caja Rural-Orbea. Nel ‘93 passa al ciclocross, dove ottiene importanti vittorie, terminando la sua carriera sportiva praticando l’allora nuovissimo MTB; partecipa ai Giochi Olimpici di Atlanta 1996, conquistando un 22º posto.


Storia del logo Orbea.

Elenco dei servizi

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